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A cento anni dalla nascita di Messiaen mancava in Italia un'opera che analizzasse la produzione di uno dei più grandi musicisti del secolo scorso. Tale lacuna viene ora colmata da questo volume curato dal pianista e musicologo inglese Peter Hill, ex-allievo di Messiaen stesso e di Yvonne Loriod. Qui suddivisa per generi, la vasta produzione del maestro francese viene affrontata da studiosi come Wilfred Mellers, Jane Manning, Richard Steinitz, Paul Griffith e lo stesso Hill. Completano l'opera due articoli introduttivi che sottolineano l'ampiezza dello spettro culturale in cui si situano la vita e l'opera di Messiaen: la musica dei greci, quella dell'India e del Giappone, il canto degli uccelli, nonché lo strutturalismo darmstadtiano più avanzato.